Saettate con calma
serene, intoccabili
non guardate mai in basso,
indifferenti al panorama
dello sfacelo del fuoco
delle crepe, dell’umido mondo
dove siete destinate a gocciolare.
Non osate scorgere
quanto, del vostro cielo
sia perduto ai nostri occhi.
Voi seguite la vostra strada
sgommate su Lune, investite Soli
derapate su celesti stelle
incuranti di come,
togliete a noi brulicanti
piccole meschine gramigne
un motivo per sorridere.
Nessun commento:
Posta un commento