martedì 8 dicembre 2009

Emicrania


Torno a casa

e trovo te,

seduta sul mio letto,

ormai fai come se fossi a casa tua

tanto ci sei abituata.


Aspetti che mi rilasso

per fare il tuo losco lavoro,

senza lasciare scampo,

una lenta carogna,

piano piano ti avvicini a me,

piano piano ti avvinghi,

piano piano estrapoli le mie forze,

piano piano, nel silenzio, mi opprimi

e mi degradi.


Piano piano

sprofondo nel tuo inferno.

1 commento:

  1. mhhhh... mi piacerebbe parlarne con te di questi scritti, insondo non è come un disegno che lo puoi commentare così di primo impatto
    comunque per dare un giudizio approssimativo, sento che c'è qualcosa dietro le parole, non vorrei usare qusto termine, un po' banale, ma avvero una scintilla. il modo in cui la esprimi, a parer mio, deve ancora maturare, ma stai certo che lo farà a pari passo con te...
    P.S. sono stanco di vedere di essere l'unico a seguire sto blog, pubblicizza, invita amici e sconosciuti, fatti vedere... mi raccomando
    ciao

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